UN SITO PER AMICO
Marcello Bianchi doveva fare
una mostra
per i suoi lavori in legno, ma il Comune
di Albano non ha potuto prepararla
nel luogo e nei termini pur,
a suo tempo, stabiliti.
Marcello ne è rimasto profondamente dispiaciuto, e quando è venuto da noi
per chiederci di ricercare in Internet
il significato dello stemma del KGB russo
che stava scolpendo, ci è sembrato del tutto naturale proporre e preparare
un sito virtuale, ma permanente, che fungesse
da galleria di queste opere, ricavate
con amore, da “una tavola di faggio”
o di "noce di tanganica”.
Con queste tavole Marcello Bianchi parla, conversa rigirandole e rimirandole
tra le proprie mani, costruendo un tacito accordo per la loro trasformazione
in “Madonna Avvocata”,
in donna di Degas, in frate Santo.
E un po’ santo è anche lui, come quasi tutti
i falegnami che nei secoli hanno creato sedie, violini o tarsie.
Non abbiamo volutamente toccato, rielaborato le sue espressioni, i commenti
con i quali Marcello Bianchi accompagna
le proprie opere perché anche da quelle parole emerge il profumo del legno,
della cera, “dell’olio di gomito”,
come dicevano i vecchi!
Il profumo della natura, della Creazione.
Marco Nebbiai |
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